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Negoziato Europa-Cina: una questione da non sottovalutare. 

2016-05-17 00:00:00.0000000

Negoziato Europa - Cina: una questione da non sottovalutare.

Nel 2011 si era deciso che nel 2016 la Cina avrebbe potuto ambire allo status di economia di mercato qualora avesse rispettato alcuni requisiti basilari  in quanto era uno Stato a forzata trazione dirigista in molti campi economici.

Per il Parlamento Europeo tali condizioni non sono ancora state rispettate e la Cina è tuttora uno Stato dirigista.

Se la Cina, che esporta a prezzi bassissimi ed è in cronica sovraccapacità produttiva, si stesse aspettando un passaggio automatico, lo stop del Parlamento Europeo le ha fatto capire che non sarà possibile. Tale presa di posizione  mira a difendere l’industria manifatturiera Europea, e Italiana in particolare, da un potenziale crack che dal siderurgico, al tessile, alla ceramica, etc, potrebbe creare perdite occupazionali stimate in 3,5 milioni di posti di lavoro.

Il testo della risoluzione del Palamento Europeo chiede alla Commissione Europea di mantenere le difese anti-dumping  nei confronti della Cina, come hanno già fatto Usa, Canada, India.

Il commercio mondiale è promotore di sviluppo, ma se la Cina bara sulle regole non è appropriato abbassare la guardia.

La partita non si è ancora conclusa, e non lo si può di certo fare con un tratto di penna.

Non si deve ignorare infatti che la Cina è il secondo partner di un’Europa che ha bisogno anche dei suoi investimenti

Bisognerà individuare una soluzione politica, senza compromessi al ribasso per l’Europa, evitando nel contempo che la Cina si senta tagliata fuori.

La Cina non è oggi un’economia di mercato, ma è interesse di tutti che lo possa diventare nei fatti nei prossimi anni.