Banche sempre sotto esame : in arrivo da Bce le nuove soglie di capitale
Neppure il tempo di tirare il fiato che per le banche italiane si profila già un nuovo banco di prova.
Dopo i risultati degli stress test sui bilanci al 31.12.2017 emersi venerdì scorso, in cui i maggiori istituti italiani mostrano una buona tenuta, inizia in questi giorni il lungo round della verifica dei risultati del terzo trimestre 2018.
Questi bilanci intermedi non possono essere brillanti. Colpa di un’esposizione ai titoli sovrani che, complice il rialzo dello spread a circa 300 punti base, indebolisce il capitale e fa aumentare il profilo di rischio. In questa situazione le banche hanno rallentato il processo di pulizia dei crediti inesigibili (NPL), operazione che il Mef ha prorogato sino a fine marzo 2019 proprio per aiutare il sistema bancario tramite la Gacs (garanzia pubblica che assiste la cartolarizzazione dei Npl).
Le banche inoltre hanno reagito all’instabilità delle quotazioni dei Bpt con vendite selettive o con una rotazione dei titoli verso il segmento dei titoli da tenere stabilmente sino alla scadenza (Hold to collect).
Secondo le stime il rialzo dello spread rispetto ai Bund nel terzo trimestre dovrebbe incidere pesantemente sul Cet 1 ratio, indicatore fondamentale per la stabilità delle banche, altrimenti chiamate ad aumentare il capitale o a diminuire gli impieghi.
L’attenzione poi va rivolta al contesto operativo del sistema bancario italiano. Se nel secondo trimestre le banche hanno dimostrato ricavi in calo (da 3,2 miliardi del primo trimestre, a 2,4 miliardi nel secondo) la situazione potrebbe essere peggiorata nel terzo trimestre. L’attuale modello di business delle banche rende i loro profitti legati alla volatilità del mercato sia in termini di commissioni che di ricavi da gestione denaro. In un contesto di alta volatilità come è quello attuale è difficile che i risultati non ne abbiano risentito.
Tutto questo scenario conferma la continua perdita in borsa dei titoli delle banche quotate e i segnali di ritocco di tassi, commissioni e spese, che selettivamente le banche stanno trasferendo su imprese e famiglie.