TASSI NEGATIVI, UNICREDIT PRONTA AD APPLICARLI PER I DEPOSITI NEI CONTI DEI GRANDI CLIENTI
Il ceo di Unicredit Jean Pierre Mustier ha annunciato di voler trasferire dal 2020 le condizioni negative della Bce sui conti delle società e dei depositanti oltre i 100 mila euro.
Pochi giorni fa, in qualità di presidente della Federazione Bancaria Europea a Bruxelles, aveva sottolineato che gli effetti dei tassi negativi applicati dalla Bce sui depositi delle banche (pari allo 0.5%) non devono fermarsi nei bilanci bancari e vanno gradualmente trasmessi ai clienti.
L’annuncio segna sicuramente un confine psicologico importante nel rapporto tra banca e cliente anche se l’applicazione verrà sicuramene effettuata senza penalizzare il piccolo cliente e con l’intenzione di far smuovere i capitali oggi parcheggiati sui conti correnti verso soluzioni più remunerative sia per la banca che per la clientela .
Sicuramente il limite dei depositi sino a 100.000 € sarà tutelato, visto che Mustier ha aggiunto che l’asticella del livello di liquidità oltre il quale sarebbero applicati i tassi negativi sarà ben al di sopra di tale limite.
Tuttavia se qualche altra banca non seguirà l’esempio di Unicredit che farà da apripista, quest’ultima potrebbe trovarsi a dover affrontare un rischio di deflusso di patrimoni importante.
E’ possibile che la banca faccia valere l’aspetto relazionale con la clientela corporate e che i detentori di grandi patrimoni valutino con attenzione le soluzioni alternative che la banca offrirà loro prima di modificare stabili rapporti.
Le incognite non sono poche, anche se in Germania, dove Unicredit opera con la sua partecipata, alcune banche si sono già mosse sui patrimoni al di sopra di 1 milione di euro.
Quindi Unicredit conosce in anticipo il nuovo scenario e lo vuole applicare anche in Italia. Potrebbe aver valutato che la perdita di milioni di depositi potrebbe essere compensata dal miglioramento del margine gestione denaro su quelli rimasti. Rimaniamo in attesa di scoprire l’atteggiamento che assumeranno tutte le altre banche.
In ogni caso è un segnale da non trascurare.