UNA BUONA NOTIZIA
Varati i decreti per il pagamento degli arretrati da parte della Pubblica Amministrazione.
I provvedimenti potranno sbloccare i pagamenti nell’ordine dei 20-30 miliardi di €, liquidità che potrà in effetti rimettere in moto l’economia.
Tuttavia attenzione che , al di là dell’effetto annuncio, liberatorio per le Pmi e tutto il sistema economico-finanziario, l’inizio dei pagamenti non sarà immediato perché si dovranno rispettare delle procedure, messe in atto per non aumentare il debito pubblico, come richiesto dall’ Unione Europea. E’ auspicabile che tali procedure viaggino spedite e le banche si impegnino fattivamente per il successo dell’operazione, evitando i rallentamenti operativi che si sono invece verificati nell’attuazione del vecchio accordo sulla moratoria di debiti del 28.02.2012, tuttora non applicato da alcune banche aderenti.
Sarà un nuovo test per riaprire il dialogo fra le Pmi ed il sistema bancario? Noi speriamo in senso positivo, ma bisognerà vigilare e che le associazioni di categoria intervengano con maggiore efficacia pungolando le banche a far presto.
Le amministrazioni morose avranno 60 giorni di tempo per certificare i crediti e dovranno definire il loro pagamento a una data certa non superiore a 12 mesi. Nel frattempo però le Pmi potranno presentare alle banche tali certificazioni e ottenere liquidità aggiuntiva che può innescare un circuito virtuoso, tale da rimettere in moto le aziende richiedenti con effetto domino rispetto ai creditori ( fornitori, dipendenti, professionisti etc.)
L’iter da seguire dovrebbe essere il seguente:
a) richiesta di certificazione del credito
1) l’impresa potrà scaricare dal sito del Mef il modulo ( due pagine), compilarlo e inviarlo all’ente debitore ( operazione possibile anche on line prossimamente, tramite la piattaforma della Consip)
2) L’ente debitore avrà due mesi di tempo per rispondere, riconoscere il debito o argomentare l’inesigibilità; se non risponde ci si può rivolgere alla Ragioneria Generale dello Stato che nominerà un commissario che si sostituirà all’amministrazione inadempiente
b) utilizzo della certificazione
Una volta ottenuta la certificazione l’impresa avrà tre opzioni:
1) Compensare il suo credito con debiti tributari iscritti a ruolo alla data del 30 aprile 2012. L’agente di riscossione ( Equitalia o altro) avrà 3 giorni di tempo per verificare la richiesta e l’ente debitore dovrà rispondere entro 10 giorni lavorativi.
2) Ottenere una anticipazione bancaria a fronte del credito certificato , che non va ad occupare i fidi preesistenti, ma si somma. Tale anticipazione può essere assistita da una garanzia del 70% ( elevabile all’80% in caso di intervento di Regioni e/o Cofidi) predisposta dl Fondo Centrale di garanzia per l’importo massimo 2,5 mln per ciascuna impresa.
3) Cedere il credito pro-soluto o pro-solvendo presso intermediari finanziari.
Nei prossimi giorni verificheremo l’effettiva operatività messa in moto dalla P.A. e dalle banche in proposito, sperando che i primi pagamenti arrivino almeno prima dell’estate.
In ogni caso informiamo che esistono già plafond o linee di credito messe a disposizione dalle singole banche in proposito e che possono essere già da ora utilizzate per quelle Pmi che siano in grado di documentare in qualche maniera l’esigibilità dei loro crediti verso i diversi enti pubblici