ORA PIU’ CREDITO
Draghi Governatore della Bce , più grande tecnocrate italiano amico dell’Italia, al di là delle convinzioni politiche personali, è riuscito prima a salvare l’Euro e ora a convincere i tedeschi che vale da pena di creare un po’ di inflazione e abbassare il cambio dell’Euro.
I suoi provvedimenti di giovedi 5 giugno resteranno nella storia e saranno ricordati dall’inversione di tendenza nell’Eurozona dalla politica di austerità alla politica di espansione per via monetaria.
Draghi non solo ha usato un mezzo convenzionale come il taglio del costo del denaro, in quanto con il tasso di rifinanziamento a 0.15% (ex 0,25%) quasi a zero l’arma era già spuntata, ma andato oltre introducendo il tasso negativo dello 0,10% per la liquidità depositata in Bce dalle banche ed infine ha annunciato misure meno convenzionali.
La prima denominata TLtro (Targeted Long term refinancing operations) , cioè prestiti a lungo termine per 400 miliardi di € a tasso agevolato che da settembre a dicembre dovrebbe spingere le banche a fare prestiti alle famiglie ( esclusi i mutui per acquisti immobiliari) e alle imprese non finanziarie per far ripartire l’economia. In precedenza , dicembre 2011 e febbraio 2012 , due operazioni simili per un totale di 1.000 miliardi di € avevano solo finanziato l’acquisto di titoli di stato. Allora si riteneva prioritario salvare le banche e gli stati dal default, oggi sostenere le famiglie e le imprese per generare sviluppo.
La seconda il mantenimento delle MROS ( Main Refinancing operations), cioè operazioni che offrono liquidità ad una settimana fino a dicembre 2016 e la sospensione della sterilizzazione degli acquisti dei titoli sovrani, in modo da mantenere alta la liquidità sui mercati
La terza per aumentare ulteriormente la liquidità nell’Eurozona la Bce si prepara ad acquistare gli Abs (Asset backet Securities), cioè titoli cartolarizzati garantiti da prestiti, mutui , obbligazioni o crediti commerciali. Draghi ha precisato che tali strumenti devono essere semplici e trasparenti , cioè garantiti da presti veri e non da derivati.
Il risultato concreto dovrebbe essere crediti più facili, interessi più leggeri ed un Euro in discesa che agevolerà l’export.
Crediamo che comunque la fase di iniezione della moneta nelle economie dell’Eurozona non si sia esaurita e che la Bce dovrà ancora intervenire massicciamente, questa volta ancora frenata dalla burocrazia tedesca. Gli analisti prevedono entro fine anno con un ulteriore e massiccio acquisto di titoli dei debiti sovrani da pare dell’Eurotower , intervento simile a quello effettuato già in passato dalla Federal Reserve in Usa , definito di Quantitative Easy , e che entro Natale di quest’anno sarà in pista se i prezzi non cominceranno a salire, facendo uscire
Per l’Italia ed il neo Governo Renzi è già una mano importante , a patto che tutti gli attori economici, quali imprenditori, sindacati, associazioni di categoria ed infine i politici facciano ciascuno la propria parte, evitando le furbizie ed i tempi morti del passato, e operando coesi per il bene comune dell’Italia e di tutti i cittadini, agiscano nell’ottica di creare sviluppo, occupazione e benessere da destinare per prioritariamente a chi finora ha più sofferto finora della crisi economico-finanziaria:giovani, pmi/artigiani/partite Iva, pensionati.
Qualora l’economia interna riprende a girare, anche il problema del peso fiscale e del debito eccessivo potrà trovare soluzione, in caso contrario rimarremmo nella palude della deflazione e del declino dell’intero paese, nonostante gli interventi monetari ‘ ricostituenti’ dell’amico Draghi