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Banche, tornano le commssioni 

2012-03-26 00:00:00.0000000

BANCHE, TORNANO LE COMMISSIONI

(e adesso si faccia di più, migliorando l’erogazione e riducendo i costi del credito e dei servizi)

  

Tornano le commissioni bancarie sulle linee dicredito, che erano state cancellate dal decreto sulle liberalizzazioni (in realtà non erano mai state concretamente eliminate). Il Governo ha varato  venerdì  23 marzo il decreto legge che prevede, solo la nullità delle commissioni sugli affidamenti  se superiori al tetto dello 0,50% trimestrale. Per le imprese pertanto i prossimi estratti conto saranno salati come quelli di fine 2011.

Ma ora tocca alle banche dare un segnale importante sia nel miglioramento della concessione delle linee di credito  sia negli incentivi al’utilizzo dei servizi bancari, attraverso una politica di abbattimento dei costi  delle transazioni (spese). Siamo d’accordo che le commissioni non devono ridursi per decreto, ma che ora tocchi alle banche dar prova di essere capaci di far efficienza e di trasmetterla all’intero sistema economico italiano. Ricordiamo come la Bce abbia offerto alle banche la possibilità di rifinanziarsi  su un orizzonte temporale relativamente lungo (tre anni) e a condizioni favorevoli (costo 1% più 0,75% di costo della copertura assicurativa dello Stato), ma ora tale liquidità primaria deve arrivare alle imprese con una offerta di prestiti più efficiente. Buoni impieghi, cioè affidabili e stabili creano buona liquidità affidabile e stabile. La liquidità delle banche deve dipendere sempre meno dalla Banca Centrale e dai mercati all’ingrosso, e sempre di più da una raccolta ampia, diversificata, al dettaglio (imprese e risparmiatori), cosa possibile se le banche sapranno remunerare bene e meglio i propri clienti  e concedere credito in modo efficiente, ricreando un circuito virtuoso dal quale potranno riprendere fiducia ed investimenti. Poi verranno  le esigenze dei manager (bonus) e degli azionisti/ Fondazioni (dividendi): il risparmio ed il credito prima di tutto!

Sarebbe bello che la stessa risolutezza con la quale l’Abi ha perseguito il ripristino delle commissioni, fosse applicata alla diminuzione dei costi della liquidità bancaria, secondo lo schema da noi proposto.  

 Non crediamo infine  che la costituzione dell’Osservatorio del Credito (per monitorare l’accesso al credito delle Pmi), disposto dal citato Decreto Legge,  possa essere un elemento risolutivo sulla via dell’efficienza del sistema bancario italiano (si corre il rischio di aver creato un’altra inutile sovrastruttura a nostro avviso). Verificheremo quindi  per conto della nostra clientela l’effettivo evolversi in senso positivo delle concessioni di credito e dei loro costi.