E’ composto dalla somma algebrica dei seguenti elementi: (1) strumenti emessi dalla banca che soddisfano i criteri di computabilità (non ricompresi nel Core Tier 1); (2) sovrapprezzo azioni derivante dall’emissione di strumenti ricompresi nel Tier 1 aggiuntivo; (3) strumenti emessi da filiazioni consolidate della banca e detenuti da soggetti terzi; (4)aggiustamenti regolamentari applicati nel calcolo del Tier 1 aggiuntivo. I requisiti minimi relativi al patrimonio aggiuntivo saranno progressivamente introdotti tra il 1° gennaio 2013 ed il 1° gennaio 2015.
E’ il patrimonio di qualità primaria di una banca, cioè quello che deriva dalle poste di più elevata qualità (escludendo quindi l’avviamento, le attività immateriali, le azioni proprie, le partecipazioni incrociate, i dividendi), ossia quello che consente di assorbire le perdite in condizioni di continuità d’impresa. Consegue in misura preponderante dalla somma di azioni ordinarie e riserve di utili non distribuiti (“common equity” nel caso banche costituitesi in società per azioni), oppure della componente patrimoniale equivalente (nel caso delle “non-joint stock companies”, ossia per le banche costituite in forma diversa). La quota residua di patrimonio di base è invece composta da strumenti subordinati che corrispondano dividendi od interessi in modo totalmente discrezionale e non cumulativo e non presentino né una data di scadenza né incentivi al rimborso anticipato. Pertanto gli strumenti ibridi innovativi di capitale con incentivo al rimborso anticipato con clausole di revisione automatica del tasso di remunerazione (attualmente computabili entro il limite del 15%) saranno progressivamente esclusi. Il coefficiente che esprime il grado di solidità patrimoniale di una banca, è definito Tier 1. I requisiti minimi relativi al patrimonio di base saranno progressivamente introdotti tra il 1° gennaio 2013 ed il 1° gennaio 2015
Comprendono le aperture di credito (incluse le linee di liquidità), gli impegni revocabili incondizionatamente, i sostituti diretti del credito, le accettazioni, le lettere di credito standby, le lettere di credito connesse con operazioni in merci, le transazioni non perfezionate e le transazioni in titoli in attesa di regolamento