Glossario - R

Quote di costo o di ricavo non ancora realizzate ma di competenza dell'esercizio di riferimento.

Valutazione sintetica sulla solvibilità di un soggetto economico o di un titolo.

Classificazione del rating della agenzia Standard & Poor's: tripla AAA = elevata capacità di ripagare il debito; doppia AA = alta capacità di ripagare il debito; A = solida capacità di pagare i debiti, che può essere influenzata de fattori esterni (es. prezzo del petrolio); BBB = adeguata capacità di rimborso, che però potrebbe peggiorare; BB o B = debito prevalentemente speculativo; CCC o CC = debito altamente speculativo; D = società in stato di insolvenza.

Classificazione del rating da parte della agenzia Moody's : Aaa = Livello minimo di rischio; Aa = Debiti di ottima qualità; A = Debiti di buona qualità ma soggetti a rischi futuri; Baa = Grado di protezione medio; Ba = Debito con un certo rischio speculativo; B = Debito con scarse probabilità di pagamento; Caa, Ca o C = Società in atto insolvente.

Valore stimato dall'investimento di un titolo, di un bene, di una materia prima.

Garanzia rilasciata dalla banca che prevede l’impegno a restituire al committente l'importo garantito nel caso in cui l'appaltatore non produca il verbale di collaudo definitivo che attesta la corretta esecuzione della fornitura.

Termine attinente la domanda di agevolazioni che comporta l’utilizzo di una struttura già esistente, ma inattiva da due anni precedenti alla data della domanda, per lo svolgimento di una attività ammissibile uguale o funzionalmente analoga a quella svolta precedentemente.

Capacità di indirizzare la R&S verso conoscenze migliorative della posizione aziendale (in termini di realizzazione tecnica, successo commerciale o cessione di know how).  

Evento aleatorio futuro.

Evento connesso ad errori tanto nei processi di elaborazione dati quanto durante l'esecuzione di transazioni.

Evento legato a cambiamenti di varibaili quali tassi d'interesse, tassi di cambio delle monete e corsi azionari.

Esprime la tendenza di un soggetto economico (ad esempio un investitore) a preferire un determinato intermediario piuttosto che un altro, in funzione della sua buona reputazione. Da ciò consegue il rischio per l’intermediario di perdere clientela per effetto di deviazione dal comportamento ottimale in precedenza manifestato.

Nesso di causalità tra il comportamento ed illecito stesso, da cui derivano conseguenze giuridiche a carico del soggetto.

Rischio economico finanziario legato ad una variazione dei tassi d'interesse.

Evento connesso alla difficoltà di applicazione del diritto attuale o futuro.

Evento direttamente collegato all'attività svolta.

Evento connesso ad instabilità politica, sociale od economica del paese considerato, da cui può derivare inadempimento delle obbligazioni finanziarie assunte.

Vedi rischio operativo.

Rischio che l’insolvenza di uno o più soggetti possa determinare insolvenza o fallimenti a catena di altri operatori.

Estinzione di un debito. Nel caso di titoli obbligazionari comporta il pagamento del valore facciale iscritto sul titolo stesso.

Individuazione e stima delle componenti di rischiosità e successivo sviluppo delle strategie per governarle.

Accantonamento contabile od apporto predisposto per fronteggiare fatti di gestione sfavorevoli o spese straordinarie.

Posta in bilancio che rappresenta il debito che l'impresa di assicurazione ha maturato nei confronti degli assicurati. Viene calcolata per singolo contratto e con criteri prudenziali ma in ogni caso ad un tasso di interesse non inferiore al tasso fissato periodicamente dall'ISVAP.

Differenza tra il valore contabile e il valore di stima o di realizzo.

Somma percepita dalla società per l’emissione di azioni a un prezzo superiore al loro valore nominale. Non è distribuibile fino a che la riserva legale non abbia raggiunto il limite del quinto del capitale sociale.

Accantonamenti effettuati dalle compagnie di assicurazione per debiti ed impegni verso gli assicurati e terze persone.

Termine in uso nel settore bancario. Si riferisce alla posizione finanziaria di un’azienda nei confronti del sistema bancario o di una singola banca, per cui l’utilizzo degli affidamenti messi a disposizione risulta parziale e consente di avere in prospettiva un margine di manovra sia per l’azienda che per la banca. In sostanza l’azienda può chiudere le relazioni con una banca o evitare di utilizzare i suoi fidi, se risultano troppo costosi, se dispone di una riserva di fido presso altre banche. Parimenti una banca può revocare gli affidamenti ad una azienda, senza porsi grossi problemi, se verifica dalla analisi della Centrale dei Rischi che tale azienda dispone di una riserva di fido presso altre banche.

Rapporto tra reddito atteso o realizzato ed il capitale assorbito (o capitale di rischio). Indice della redditività corretta per il rischio.

Rapporto fra reddito conseguito e patrimonio netto. Indica la misura in cui l'impresa è in grado di generare reddito con  il capitale proprio.

Rapporto fra reddito operativo e totale delle attività. Esprime la capacità dell'impresa di generare reddito con gli investimenti effettuati.

Misuratore della redditività delle vendite in termini di gestione caratteristica (reddito operativo).Viene calcolato come rapporto fra reddito operativo e valore delle vendite.

Rapporto tra le vendite e il capitale investito medio.

Valore da corrispondere per l'utilizzo a fini produttivi di un brevetto od una proprietà intellettuale.

Sigla che definisce obiettivi, priorità, strumenti e condizioni dell’intervento finanziario della Commissione Europea nell'ambito della ricerca e dello sviluppo tecnologico  per il periodo 2007-2013.